Violenza di genere

Difendo la libertà delle mie simili, perché senza la loro, non esisterebbe la mia!” A.C. Baldry

La violenza di genere è un fenomeno universale, di tale portata ed incidenza da essere considerato una delle principali cause di morte nella popolazione femminile mondiale tra i 15 ed i 44 anni (Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo messo a punto dall’UNFPA – Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, 2005).

MA COS’È LA VIOLENZA SULLE DONNE?

La Convenzione di Istanbul (Maggio 2011) riconosce la violenza contro le donne come “una manifestazione dei rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi, che hanno portato alla dominazione sulle donne e alla discriminazione nei loro confronti da parte degli uomini e impedito la loro piena emancipazione.”

In letteratura si usa il termine Violenza Domestica “per indicare ogni forma di aggressione fisica, di violenza psicologica, morale, economica, sessuale o di persecuzione (Stalking), attuata o tentata e che ha comportato o meno danno fisico, agita all’interno di una relazione intima presente o passata” (A.C. Baldry 2015).

Questo tipo di violenza è un fenomeno strutturale in quanto basato sul genere, culturale perché riflette e rafforza i ruoli che la società affida all’uomo e alla donna, trasversale perché riguarda ogni paese, etnia, età, religione e status socio economico.

ESISTONO DIVERSI TIPI DI VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE.

La Violenza Psicologica comprende tutti quegli atteggiamenti e comportamenti intimidatori, vessatori, minacciosi e denigratori da parte del partner. Ci sono ricatti, insulti verbali, ridicolizzazioni e svalutazioni, e pian piano la donna viene isolata anche da tutta la sua rete familiare e sociale.

Le donne, esposte a questi continui agiti da parte dei loro partner, “perdono completamente la stima di sé, sviluppando gravi danni dal punto di vista psicologico” (A.C. Baldry 2015).

In letteratura sono state individuate le seguenti categorie di comportamento come abuso o violenza psicologica verso le donne:

  • Attacchi verbali come la derisione, la molestia verbale, l’insulto, intesi a far credere alla donna di essere senza valore, in modo di tenerla sotto controllo;
  • Isolamento, separazione di una donna dalle sue relazioni sociali di supporto o impedimento di accesso alle risorse economiche e non, in modo da limitare la sua indipendenza;
  • Estrema gelosia ed ossessività, controllo sul comportamento, accuse ripetute di infedeltà e controllo delle sue frequentazioni;
  • Minacce verbali di abuso, aggressione o tortura dirette alla donna stessa ed alla famiglia, figli, amici;
  • Minacce ripetute di abbandono, divorzio, inizio di un’altra relazione se la donna non soddisfa determinate richieste;
  • Danneggiamento o distruzione degli oggetti di proprietà della donna;
  • Violenza sugli animali

La Violenza Fisica comprende l’uso di qualsiasi comportamento agito per far male o per spaventare la vittima. Nella maggior parte dei casi procura diversi tipi di lesioni.

Con questo tipo di violenza si intendono, non solo calci, pugni schiaffi, spinte,morsi, bruciature, soffocamenti, strangolamenti, strattonamenti, ma anche la minaccia, da parte del partner, di agire tali comportamenti con l’intento di far spaventare la vittima.

I comportamenti rappresentativi della violenza fisica sono:

  • lancio di oggetti;
  • spintonamento;
  • schiaffi;
  • morsi, calci o pugni;
  • colpire o cercare di colpire con un oggetto;
  • percosse;
  • soffocamento;
  • minaccia con arma da fuoco o da taglio;
  • uso di arma da fuoco o da taglio

La Violenza Economica comprende tutt’ un insieme di comportamenti ed atteggiamenti, voti ad impedire alla donna di raggiungere e/o mantenere un’autonomia ed un’indipendenza economica. Tutto questo per poter esercitare un controllo, seppur indiretto, costante.

Questo tipo di violenza intende anche tutti quegli atteggiamenti agiti da parte del partner, che portano la vittima a dover lasciare il proprio posto di lavoro, o impedirle di cercare un’occupazione.

Nei casi in cui la donna sia straniera, tale violenza si riflette anche nell’imposizione del partner di trattenere i suoi documenti, o di impedirle di averli, rendendola così anche legalmente vulnerabile.

La violenza economica, come succede con la violenza sessuale, spesso è difficile da registrare come una forma di violenza.

Può sembrare scontato che la gestione delle finanze familiari spetti all’uomo.

Se l’uomo limita l’accesso al cibo, ai vestiti, al denaro, alle cure mediche, o al lavoro della donna o le impedisce un indipendenza economica, esercita un controllo indiretto molto efficace, soprattutto nel momento in cui la donna decide di allontanarsi dalla relazione distruttiva di maltrattamento (G. Marchueta, 2014).

Le Violenza Sessuale raggruppa tutti quei comportamenti ed atteggiamenti all’interno della sfera sessuale. Dalle molestie all’aggressione, alla costrizione di avere rapporti, con il partner o con terzi, la costrizione alla visione di materiale pornografico, lo sfruttamento della prostituzione e la costrizione a subire comportamenti sessuali perversi e indesiderati.

Questo tipo di violenza, per una donna “vittima”, è la più difficile da riconoscere, ma soprattutto da accettare. La società spesso chiude gli occhi davanti a queste situazioni. È più semplice credere che all’interno di una coppia non possa esserci violenza sessuale. I rapporti sessuali, all’interno di una coppia in cui è presente la violenza, vengono spesso intesi come “dovuti”, come “doveri matrimoniali” e non come veri e propri stupri che portano nelle donne gravi ripercussioni dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista psicologico.

L’imposizione di un rapporto sessuale o di un’intimità non desiderata è un crimine di umiliazione, di sopraffazione e di soggiogazione, che provoca nella vittima profonde ferite, fisiche e psichiche. Lo stupro non deve essere visto soltanto come un atto “prettamente sessuale è un reato contro la libertà della persona, non è un “raptus” sessuale, è sempre l’esercizio di un potere” (L. Aresti, 1983).

Lo Stalking raggruppa tutti quei comportamenti volti a controllare e limitare la liberta di una persona, agiti in modo diretto e indiretto.

Vere e proprie persecuzioni, perpetrate attraverso contatti e comunicazioni indesiderate.

Comportamenti reiterati che procurano nella vittime ansia, paura e terrore e la inducono a cambiare le proprie abitudini di vita  (Cp. Art.612bis).


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